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Buddha Bowls. Cosa, Come, Perché.

Le Buddha bowls sono il food trend del momento. In realtà la loro storia risale ai monaci buddisti. Facili da preparare, belle da guardare e soprattutto molto sane da mangiare.

Si chiamano Buddha Bowls perché si ispirano al rituale dei monaci buddhisti di bussare casa per casa con una ciotola vuota tra le mani che i fedeli riempivano con offerte di cibo, fiori e incensi. Nella religione buddhista l’offerta di cibo e di oggetti per i rituali è un rito molto importante e lo ritroviamo in questo nuovo trend culinario con l’attenzione e la cura tipica della cultura orientale nei confronti del cibo.

In questo piatto troviamo il perfetto equilibrio fra gusto e leggerezza e tutti gli ingredienti per poterlo definire un pasto completo. Ma ci sono alcune regole da seguire, a prescindere che la vostra bowl sia vegetariana o meno.

LE REGOLE per La BUDDHA BOWL PERFETTA

1- COSA Il 70% della bowl deve essere composto da ortaggi, preferibilmente crudi o appena sbollentati. Il 15% di cerali ( quinoa, riso, orzo, farro etc…) e il restante 15% deve essere una proteina, vegetale, come tofu e tempeh, ceci, lenticchie e fagioli,o proteina animale come pollo, salmone, uova, tonno etc…

2- COME Gli ingredienti non vanno mischiati durante la preparazione, dovete inserirli con un certo criterio estetico. Li mischierete al momento di mangiarli. Le Buddha Bowls sono prima di tutto cibo per gli occhi.

3-PERCHE Usate solo ingredienti di stagione. Niente surgelati o verdure in scatola. La Buddha Bowl vi da tutte le sostanze nutritive necessarie al vostro benessere ma solo se usate ingredienti freschi e possibilmente molti super food

4- Inventate la vostra Buddha Bowl seguendo le prime tre regole e sbizzarrendovi con gli ingredienti. Io utilizzo molto le radici: Daikon, Water Mellon radish, (non so come si chiama in italiano, ammesso che esista), e poi ancora semi, germogli. Un pugno di cereale, un pugno di proteina e la vostra Bowl è pronta per darvi un immenso piacere

Watermelon Radish

Brano consigliato:  Tina Turner “Sarvesham Svastir Bhavatu”