Oggi 25 Novembre, come ogni anno, si celebra la giornata mondiale per eliminare la violenza contro le donne. La strada è ancora lunga purtroppo.
I dati a tal proposito parlano chiaro. Sono ancora troppe le donne che subiscono violenze di ogni tipo, fisico e psicologico, in ogni Paese del mondo. La violenza è una “cultura”, nel senso che si apprende. Si viene educati a essere contro o a favore la violenza.
Questo significa che il ruolo fondamentale a questa educazione lo gioca la famiglia nella quale si cresce. Spesso gli uomini che infliggono violenza alle loro compagne sono cresciuti in contesti dove ciò era parte della quotidianità.
La violenza è inaccettabile verso qualsiasi essere umano o animale, ma oggi, 25 Novembre, tutto il mondo è concentrato sulle donne. Donne che troppo spesso non hanno il coraggio di denunciare, di scappare da una situazione infernale, di sottomissione e abuso.

Per non parlare delle mutilazioni genitali, lo sfruttamento della prostituzione e dei matrimoni forzati che accadono ancora in troppi paesi. Tutto questo non è degno di una società che si proclama, ed è, moderna.
Quello che posso dire a voi che mi leggete è, se siete madri, crescete i vostri figli maschi nel rispetto verso il genere femminile, mostrando loro che se un uomo vi fa del male lo denunciate, lo lasciate e vi fate rispettare.
Se siete uomini desidero solo ricordarvi che siete figli di una donna, che lei vi ha dato la vita, vi ha cresciuti e accuditi.
La violenza è questione di cultura. Può essere “buona” o “cattiva”. Ora tocca a te decidere da che parte di questa cultura stare
Brano consigliato: “Quello che le donne non dicono” Fiorella Mannoia

Sono nata a Milano dove, giovanissima, ho iniziato a lavorare nella moda, a crescere tre bellissimi figli e coltivare le mie passioni per l’arte contemporanea, la ricerca di pezzi unici e introvabili, il buon cibo e l’eleganza in ogni sua forma.
Ho creato questo blog per condividere con voi tutto questo e trasportarvi in un’esperienza di shopping unica.